Lasciami fare

Nel cammino di vita cristiana può capitare di cadere in una contraddizione che ha qualcosa di tragicomico: chiediamo aiuto a Dio e contemporaneamente gli impediamo di darcelo. Vorremmo che intervenisse nella nostra vita ma nello stesso tempo gli togliamo lo spazio per operare. Il motivo è semplice: vogliamo fare tutto noi. Ritirarsi ferisce il nostro orgoglio, fidarsi di lui poi è sempre rischioso. Non so se in questi casi Dio se la prenda oppure sorrida vedendoci così affannati a fare e disfare inutilmente. Forse ripeterebbe parole già dette secoli or sono, come queste: Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.” (Salmo 127,2). C’è tutto un filone presente nelle Scritture che potremmo intitolare “Lasciami fare”. Persino un santo come Giovanni il Battista si sentì rivolgere queste parole quando, per umiltà in questo caso, voleva impedire a Gesù di farsi battezzare. Esiste una dimensione della fede che non spinge tanto ad agire quanto a lasciare che sia Dio a farlo. Un’azione che consiste semplicemente nell’acconsentire e nell’affidarsi. A qualcuno potrebbe sembrare troppo comodo, in realtà è il lavoro più faticoso, quello di spostare noi stessi, di rinunciare all’idea di essere insostituibili. Si tratta di un atteggiamento evangelico particolarmente importante in certi campi come quello dell’educazione, della formazione o della guida spirituale. Penso spesso al seme nascosto nella terra che sembra perduto finché un giorno non germoglia. Conosco molti di questi semi, come genitori delusi che affermano di non vedere nei figli i frutti che si sarebbero aspettati, come chi è in attesa di una risposta importante, di una telefonata decisiva, chi soffre perché non ha ricevuto corrispondenza ad un’amicizia offerta. Il vangelo ci invita a saper attendere. C’è un tempo in cui non si può fare nulla, uno stato di inattività da accettare. E’ un tempo duro da vivere, tutto sembra perduto. E’ un tempo nel quale arriva anche la notte. Inutile, anzi dannoso, sarebbe poi andare a scavare per vedere se sotto terra sta succedendo qualcosa, sarebbe la rovina del seme. Non si devono forzare i tempi, si può solo attendere. C’è una vita che per sbocciare ha bisogno di silenzio e di fiducia, finché un giorno…

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