I cagliaritani e Gigi Riva

I cagliaritani /6

Chi è quel vecchietto vicino alle celebri Maria Franca e Michela?

Per le strade di Cagliari si aggira un uomo che non è nato a Cagliari ma è più cagliaritano dei pescatori di Sant’Elia, dei negozianti di Is Mirrionis, dei baristi del Poetto, del sindaco, dei fenicotteri di Molentargius, delle anatre di Monte Urpinu: stiamo parlando di Gigi Riva. Più che un uomo una leggenda vivente, un’entità che oseremmo definire spirituale, una presenza che aleggia sulla città e la protegge. Lo puoi incontrare dappertutto: alla Rinascente, dal barbiere, alla Stazione, tra le donne che fanno la fila per un’ecografia. Io personalmente ho visto un uomo all’aeroporto di Elmas che si toglieva la cinghia dei pantaloni perché aveva fatto squillare l’allarme: era Gigi Riva. Mia sorella ha notato un anziano signore su una panchina al sole: era Gigi Riva. Molta gente l’ha visto uscire da diversi bar contemporaneamente. Parlargli è facilissimo, un giovane regista gli ha chiesto come contattarlo per un documentario, Gigi Riva ha risposto: – Sono sull’elenco -. All’epoca dei sequestri ogni sardo benestante correva un potenziale pericolo. Tutti, ma non Gigi Riva, nessuno si sarebbe sognato di sfiorarlo, i banditi sarebbero stati i primi a difenderlo dai malintenzionati. Nel profondo del cuore di molti cagliaritani vive una certezza: il Cagliari può venire umiliato dagli arbitri, può finire in serie B, può acquistare Victorino e vendere Matri, ma un giorno Gigi Riva tornerà in campo e farà giustizia di tutto questo.

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