I cagliaritani e la variabile semaforica

  I cagliaritani /2

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La seconda stranezza che rende i cittadini cagliaritani unici in Italia, probabilmente nel mondo e chissà, finché non viene attestata l’esistenza di universi paralleli, nell’intero universo, riguarda la variabile semaforica. Di cosa si tratta? E’ il tempo medio che occorre, quando si è fermi davanti al semaforo rosso e scatta il verde, perché l’automobile che si trova dietro alla vostra suoni il clacson. E’ una cosa normale, ogni città ha la sua variabile semaforica: Torino 3 secondi, Milano 2, Genova 1,5, Roma è in testa alla classifica con 0,5. Napoli fa eccezione, non possiede nessuna variabile, non perché i napoletani siano estremamente pazienti, ma perché in questa città non è considerato deontologicamente corretto fermarsi davanti al rosso. Anche Cagliari fa eccezione: qui la variabile semaforica è uguale a zero. Non si sa grazie a quale potere paranormale i cagliaritani sono in grado di suonare il clacson nel momento stesso in cui scatta il verde. Non dobbiamo biasimarli per questo, non si tratta di scortesia, ma di un carattere genetico unico al mondo, dovremmo casomai ammirare la loro squisita prontezza di riflessi. Una domanda però sorge spontanea: perché questa fretta? Cosa devono fare di così urgente? Dove diamine stanno correndo? A lavoro forse e non vogliono perderne neanche un minuto? Alla messa quotidiana? A pagare le tasse? Per riuscire a rispondere non vi resta che seguire, se ce la fate, una di queste auto da corsa. E’ stato dimostrato che nel 95% dei casi essa vi condurrà alla spiaggia del Poetto.